il buon nome della città

L’AZIENDA MUNICIPALE

PER LA TUTELA DEL BUON NOME

DELLA CITTA’

Stanchi di sopportare che il buon nome della Nostra Comunità, la Sua Storia di Laboriosa Operosità e il Suo Presente di Dinamico Attivismo sui Mercati Internazionali della Cultura, del Turismo e della Solidarietà venissero macchiati da offese e strumentalizzazioni, come se la Nostra Città fosse veramente sporca come Napoli, disordinata come Roma o indecorosa come Palermo, Noi Amministratori Comunali e Provinciali abbiamo deciso di costituire l’A.B.N.C., l’Azienda Municipale per la Difesa del Buon Nome della Città, una Società a Responsabilità Limitata a Capitale Misto per la Difesa di tutti i Nostri Cittadini.

Tra gli Imprenditori che finanziano l’iniziativa, ricordiamo il recente ingresso del Commendator Volfango de’ Liquamis (dell’Omonima Ditta di Raccolta Reflui), del Dottor Pietrolino Conservoni (Presidente dell’Azienda «Polveri Grosse ma anche Sottili», Leader Mondiale nella produzione di Pulviscolo Industriale Purificato a Scopo di Aerosol), e del Geometra Luca Composto (Amministratore Delegato della «Alti e Biondi spa», Azienda per la promozione della Bellezza Interiore della Comunità).

Chiunque si ritenesse diffamato da articoli di giornale, da trasmissioni televisive, da servizi asseritamente giornalistici o da prese di posizione di altro tipo, può rivolgersi anche Anonimamente a Noi, che raccoglieremo la denuncia e provvederemo a inoltrarla alle Autorità Competenti.

Al fine di evitare che una pronuncia a Noi contraria dell’autorità giudiziaria (spesso pregiudizialmente ostile alle Nostre Tesi) possa vanificare l’effetto del lavoro dell’A.B.N.C., animata gratuitamente e per puro Spirito di Servizio dal Corpo di Vigilanza delle Nostre «Giubbe Blu», l’Azienda ha istituito anche una Camera Arbitrale costituita da Rappresentanti del Sindaco, dell’Assessore alla Regolarità, dell’Assessore all’Ordine e al Decoro, e del Responsabile del Corpo dei Pretoriani Municipali. I compiti della Camera Arbitrale sono la risoluzione insindacabile delle controversie e la scelta delle opportune forme di riparazione al danno patito dalla Comunità (per esempio, la Sottoscrizione Pubblica di Atti in cui il colpevole si dichiara pentito delle sue affermazioni e chiede Scusa ai Cittadini).

Tra i nostri più significativi successi, l’Atto Pubblico di Abiura (A.P.A.) con il quale gennaro esposito, giornalista della tv napoletana telemonnezza 2000, ha smentito davanti alle telecamere di TeleQuassù il vergognoso contenuto del servizio nel quale, il 5 gennaio 2003, aveva definito i Tifosi della Nostra Storica Squadra di hockey dei Vendicatori di Dio come «un gruppo di giovani a volte piuttosto irruenti nell’esprimere il sostegno alla loro squadra, attraverso cori e manifestazioni che in qualche caso sembrerebbero avvicinarli a movimenti che propugnano idee di superiorità di alcuni individui rispetto ad altri individui, particolarmente rispetto a coloro che hanno la pelle un po’ più abbronzata o un accento diverso dal loro».

L’atto sottoscritto in sede arbitrale certificava invece: «avendo io, gennaro esposito, liberamente deciso di dire finalmente il vero, smentisco categoricamente di avere anche solo pensato che il Gruppo dei Tifosi della Storica Squadra di hockey dei Vendicatori di Dio avesse tenuto atteggiamenti men che degni dell’onorata Storia della Città di cui è espressione. Attesto inoltre di essere stato costretto a pronunciare le parole, per le quali l’A.B.N.C. mi ha giustamente perseguito, da uno stolto caporedattore di telemonnezza che, invece di rimboccarsi le maniche, coltivava motivi di malanimo e di invidia verso Questa Città, della quale non sopportava la Pulizia, l’Igiene, il Decoro, l’Ordine, la Regolarità, la Compostezza e l’Operosità».

La Nostra iniziativa più recente è quella contro il libro «Due colonne taglio basso».