osteria locomotiva

Volevo ringraziare sindaco e giunta per avermi regalato – è mezzanotte e mezzo – il suono cristallino di gente che urla, la ninnananna delle voci ubriache, il frastuono rock dei bastardi che litigano, si mandano affanculo, si tengono la pancia come se fossero pronti a vomitare e...

tre anatre in piazza

Dopo una giornata molto difficile, in cui per l’ennesima volta ho misurato quanta energia ci voglia a resistere al venir presi per i fondelli da gente che vale meno di zero, infinitamente meno di zero, e a cercare cionondimeno di tenere la barra a dritta perché nella vita occorre...

what a wonderful wor...

Ieri a pranzo mia madre raccontava che non ricorda un solo inverno della sua infanzia senza la neve. «Andavamo a scuola coi piedini immersi nella neve. Ci arrivava quasi fino alle ginocchia. E la mattina, per riuscire a uscire di casa, bisognava togliere la neve dalla scala esterna». Ce...

luoghi inadatti alla...

Mare. Penso di aver bisogno del mare, di vederlo e di sentirlo. Io, cittadina da sempre e da sempre resistente alla retorica della naturalità (che mi sembra più sintetica del polipropilene), sto sviluppando un’acuta consapevolezza del fatto che le città sono luoghi inospitali e...

il rumore della neve

Sono appena rientrata. Ho camminato per un bel po’ sotto l’ombrello. Nevicava molto forte, fiocchi grossi. Bioccoli, più che fiocchi. Fitti e stanchi. Sulla superficie dell’ombrello, tesa dai suoi tiranti, i fiocchi facevano un rumore bellissimo. Non ha niente a che vedere...