un buon profumo Apr09

un buon profumo

Ho passato tre giorni a Milano. A Milano sembra che tutti abbiano uno scopo, e che tutti abbiano trovato il senso. Lo vedi in una ventiquattr’ore di pelle, o in una cravatta, o in uno zaino da modella sulle spalle. O in un’auto. Oppure lo senti in un clacson. Ero a Milano per...

paralisi Mar22

paralisi

Paralisi. Sono sfinita, confusa, frastornata, triste, accecata dalla malinconia, infastidita, intollerante. Sanguino e non ho neanche più voglia di tamponare: mi sono venuta a noia. Sono sfiduciata. Vorrei scomparire agli occhi del mondo, ma non lo posso fare. Diceva l’oroscopo del 2017...

fiele Mar06

fiele

Ci sono situazioni in cui l’amarezza diventa così intensa che ne senti in bocca il sapore, e vorresti riuscire a vomitarlo tutto fuori, ma è amarezza di anni e di decenni e ormai ti si è attaccata dentro. Oggi leggevo che vivere in povertà comporta la perdita di 14 punti di quoziente di intelligenza. «Questa perdita», dicono qui, «equivale a ciò che accade dopo la deprivazione di sonno per una notte intera, o agli effetti dell’alcolismo». «People behave differently when they perceive a thing to be scarce. What that thing is doesn’t much matter; whether it’s time, money or food, it all contributes to a “scarcity...

elogio dell’impotenza Mar04

elogio dell’impotenza

Godi che re non sei, godi che chiusa all’oprar t’è ogni via: loco a gentile, ad innocente opra non v’è […] Non puoi impedirmi di fallire. Puoi solo impedirmi di farcela. Ieri sera, quando l’ho scritta senza pensarci, di getto, a proposito di cose di vita quotidiana, non mi ero resa conto che questa riflessione – me non del tutto consapevole – sta accompagnando la mia vita da un certo tempo. Mia madre, per esempio. Mia madre era miniaturizzata dal dolore e dalla tristezza. Non aveva più fuoco, gli occhi avevano perso la luce. Di quando in quando un guizzo, ma era cosa di un istante. Così a lungo avevo creduto – e...

diamoci del lei

Perdere la madre ti fortifica e ti rende più fragile. Come tutte le cose che non si possono affrontare in altro modo se non con la capacità di adattamento, il venir meno di un ancoraggio così solido nel passato ti costringe a prendere atto che ce la stai facendo lo stesso. Non è una grande...

treccine e diavolett...

Una delle cose più emozionanti che mi capitino nella vita è essere sorpresa da me stessa. Proprio nel momento in cui penso di essermi diventata prevedibile, ecco che compare un diavoletto nuovo. Spesso – quasi di regola – è un diavoletto che mi sorprende per il suo coraggio. Ieri sera,...

non imparerà mai Feb13

non imparerà mai

Non imparerà mai come si tengono insieme le persone. Non c’è niente da fare. La sua guerra perenne contro chiunque abbia un orientamento diverso dal suo è sconcertante. E la cosa curiosa è che con quell’arietta da benevolo topolino sorridente pretenderebbe pure di essere...

se la classe fa acqua Feb12

se la classe fa acqu...

Oggi sono passata per le strade di quello che a Milano chiamano il quadrilatero della moda e ho guardato alcune vetrine. C’erano scarpe da uomo che costavano 1.600 euro. Erano scarpe grossolane, di quelle che immagini facciano molto male ai piedi. Rigide. Decorate da grandi fibbie di...

sei mesi e 4 giorni Feb12

sei mesi e 4 giorni

Mamma, mi manchi. Penso alle ultime sensazioni che devi aver provato, all’impatto della tua lingua sugli incisivi limati su cui si posava il ponte che non ti lasciavano mettere. Alle ultime impressioni rimaste sulla tua pelle e sulle tue mani, e piango, perché non erano quelle della mia...

lontano, più lontano Feb10

lontano, più lontano...

Sono molto colpita dalla lettura del pezzo con cui Repubblica online giustifica la collocazione dei tornelli di controllo alla biblioteca bolognese della facoltà di Lettere con l’argomento che quello è un modo per tenerla aperta fino a mezzanotte: appiattimento totale sulle...