Share This

01.c – la lettera di accompagnamento

Per spedire un manoscritto, avevo letto, vale la pena predisporre una sorta di presentazione del proprio lavoro.
Copio qui sotto quella che spedii io per «Due colonne taglio basso».

«Questa storia mi è scoppiata dentro da sola un giorno in cui, all’improvviso, i tanti anni che ho trascorso per lavoro nei quotidiani locali mi sono sembrati un bagaglio troppo pesante.

«Troppe cose, troppe persone, troppe relazioni umane, troppo dolore, troppo non detto e troppa passione: uno zaino troppo pesante, insomma, per poterlo portare ancora chiuso sulle spalle.

«Quel giorno, il bagaglio si è aperto per suo conto; e tutto quello che custodiva mi è apparso davanti agli occhi come qualcosa che dovevo raccontare per forza.
Credevo che fosse tutto confuso, oppure confinato in un mondo in cui ciò che contava erano solamente le acquisizioni razionalmente elencabili e gerarchizzabili di un’esperienza professionale come tante.

«Invece, ogni cosa era legata a un’unica corda; tutto si teneva; e si era ri-creato come un universo strutturato e autoportante in cui non vivevano soltanto fatti ed eventi.
Dentro, ci abitava un intero mondo emotivo e sentimentale che aveva qualcosa che valeva la pena far uscire».