Minuto 3.
Silvano Agosti: «Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede, quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà».
Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir 'Due colonne taglio basso' (Sironi editore), la storia d'amore 'L'Avvocato G' (Senza Patria editore), e il saggio 'Il paese dei buoni e dei cattivi' (minimum fax), in cui esamino e decostruisco le retoriche giornalistiche (*qui* tutti i link a tutti i pezzi giornalistici citati nel libro).
Alcuni miei racconti sono stati pubblicati in riviste e raccolte.
Mi occupo anche di scambi culturali fra l'Italia e l'Irlanda. 
Nelle campagne toscane, e la storia è durata dalla fine dell’ottocento ad una buona metà del novecento, vi eran pure contadini che si opponevano all’ipotesi di sopprimere i padroni timorosi che poi nessuno avrebbe dato loro la terra da lavorare. Il guaio, quello profondo, è che nel loro torto c’erano pure delle ragioni.