esplosioni, cattolici e cicalifici

Velocità di connessione così agghiaccianti – dico davvero – non le ricordo da quando ogni singola connessione a Internet era accompagnata da quel suono gracchiante che faceva una cosa come tschhh-tschhh-tì-tùn-tì-tùn-tschhh…, prima ancora dell’avveniristica linea Isdn, quella che un po’ di gasamento l’ha dato a tutti perché potevamo telefonare e contemporaneamente ricevere un fax, e questo ci faceva sentire tutti piuttosto fighi.

Comunque. Oggi ho guardato rapidamente le notizie (oddio, mi viene il flash di una musichetta che annuncia i giochi in spiaggia; fa tipo “pongi-pà-pàra-pà-pongi/pongi-pà-para-pà-pongi”: allucinante) e non mi sono piaciute più degli altri giorni.
Anzi: forse anche di meno.

Per esempio: quell’amministratore delegato che chiede i danni ai familiari dei quattro operai morti nell’esplosione della sua fabbrica; un uomo al quale non saprei, francamente, cosa dire.
O Sgarbi eletto sindaco di Salemi.
O “Sporcano Firenze, giapponesi puniti in patria” (un insegnante è stato addirittura licenziato).
O “Berlusconi: giustizia, avanti tutta”. E passi che Veltroni gli dica “pensi all’interesse del Paese”; la reazione è un po’ sottotono, ma vabbè: l’uomo ci ha abituato a ben peggio; è che la Finocchiaro riesca a spingersi fino al punto di dire, di fronte a un Berlusconi che sta facendo comodamente tutti i fatti suoi, che il presidente del Consiglio “fa solo chiacchiere”, ciò che fa autenticamente impressione, perché non è chiaro cos’altro potrebbe fare per dimostrare che non scherza – Berlusconi, dico, insieme ai suoi – a parte sospendere formalmente i diritti costituzionali per decreto e dichiarare il coprifuoco (ma non lo farà mai, perché è di notte che circola la f***; o perlomeno, quel genere di f*** che interessa a lui).

Sommamente fastidio mi dà però Famiglia cristiana che replica a Maroni sulla sua idea di rilevare le improntine digitaline ai bambini rom. Uno dice “ma scusa: perché? Perché, visto che è d’accordo con te?”.
Lo dico subito. Scrivo il post apposta…
Con la premessa che so di essere, su questo (su questo, ho detto), una rompipalle.

Ma questa Famiglia cristiana è la stessa Famiglia cristiana che ha fatto a pezzettini Prodi, la sinistra, e perfino il Partito democratico? La stessa che ha fatto a pezzettini la cristianissima cattolicissima Eugenia Roccella quando – ex responsabile del cosiddetto family day – la poverina ha detto che la legge 194 sull’aborto aveva funzionato?

Perché se è la stessa Famiglia cristiana, io ho da farle una domanda ruvidamente sintetizzabile nella formuletta “che ca*** vuoi, adesso?”. Prima hai fatto fuori i cosiddetti cattolici di sinistra, e adesso ti aspetti che il governo che hai sostenuto non dimostri le posizioni razziste che si poteva facilmente prevedere avrebbe avuto?
Vorrebbero, gentilmente, i cattolici decidere da che parte stanno, invece di occupare tutti gli spazi politici possibili, dalla destra integralista e antirivoluzionaria al sindacalismo (letteralmente “ingoiato” dal family day e mai più uscito allo scoperto da allora, da quando – cioè – la chiesa se l’è mangiato)?

Succede, con Famiglia cristiana, quello che succedeva con Wojtyla: tutta la sinistra a dire “che figo: ha detto che è contro la guerra in Iraq” e poi a incazzarsi quando faceva il suo mestiere di papa anticomunista.
Ma io dico una cosa, però: se i cattolici vi piacciono tanto, teneteveli sempre, mica solo quando vi fanno comodo.

Comunque, il mare è bellissimo. Caldo, calmo.
E ci sono un casino di cicale.
La settimana scorsa mio figlio mi ha chiesto se potevo comprargliene una, perché il loro rumore gli piace, gli fa tanto mare.
Qualcuno mi sa indicare un cicalificio?