cambiare

Un’amica ha lasciato il lavoro, aveva un contratto a tempo indeterminato e lavorava là da più di dieci anni.
Un amico smette di cercar strade pervie nei giornali italiani (gli sembrano lastricate maluccio), e progetta di andarsene a vivere nel sudest asiatico.
Un altro amico se n’è andato l’anno scorso dalla sua città, lasciando un posto precario ma pieno di promesse in un’agenzia prestigiosa, ha cambiato luogo, lavoro e identità.

C’è un momento in cui ti guardi allo specchio e ti chiedi: ma io voglio veramente questo?
Quale che sia, non è questa risposta a fare la differenza, perché la questione è se sei pronto a prendere atto del tuo «sì», del tuo «no», del tuo «sì, però», del tuo «no, però».
Se la paura è passata, o sta passando, o è lì e tu hai bisogno di lei perché lei è più affidabile di te.

Ma quando sei pronto, quello è un grande momento.
Lì ricomincia la vita.