duro monito del grande pizzi

Rubo a Dagospia la lettera dell’eccelso Pizzi a D’Agostino sul matrimonio di Briatore e della Gregoraci.
Sign of the times, cantava Prince (forse).
E «mala tempora currunt», dicevano i latini.

«Caro Dago, come tu sai, di Cafonal» (è il titolo delle immense rubriche fotografiche dello stesso Pizzi pubblicate su Dagospia) «ne abbiamo fatti tanti; questo del matrimonio Gregoraci-Briatore non è che sia meglio o peggio degli altri. Non sono certamente le scarpette da Boro Scatenato che il Bullonaire de noantri indossava, né certamente la balconata della Greg che faceva fatica a rimanere dentro nel vestito da nubenda, e che certamente avrà fatto schizzare fuori dalle orbite i bulbi oculari del cardinale Paul Poupard, presidente del Consiglio dei laici del Vaticano, né i cappellini della Santadechè o delle signore Aznar e Agag.

In effetti, è stato il solito bollito misto e frattaglie.
La cosa veramente Cafonal è stata di aver per alcune ore privatizzato delle strade e dei parchi ad “uso privato”. E la cosa sconcertante è che non erano le forze dell’ordine o i vigili urbani a bloccare l’accesso, nonostante fossero presenti, e in quantità, carabinieri, pubblica sicurezza e guardia di finanza, ma degli energumeni di una ditta privata, che ha dei “contractors” stile Bagdad, i quali in forma neanche velata minacciano in modo squadrista nei confronti di quelli che non si adeguano ai loro ordini.

Ora, mi domando: come è possibile “comperare” dal comune di Roma dei luoghi ad ore e privatizzarli a tempo determinato? Lo chiedo al sindaco di Roma Gianni Alemanno.
Al ministro della Difesa e a quello dell’Interno chiedo, in un momento particolare dove si mandano i militari a pattugliare le città per la sicurezza delle persone, perché non utilizzate meglio le nostre forze dell’ordine invece di mandarle a proteggere un’esclusiva fotografica?
(…) E al Ministro delle finanze chiedo perché non utilizzate le gloriose Fiamme gialle alla ricerca di evasori fiscali invece di mandarli a proteggere il Bullonaire?»