la pubblicità e gli equivoci dell’amicizia

Poco fa stavo scrivendo una mail piena di cose profonde, di sentimenti veri, e anche di racconti commoventi, a un amico che mi ha scritto cose bellissime.
Mentre scrivevo stavo ascoltando Kevin O’Connor (è un periodo che va così: ascolto questo qui praticamente in continuazione, sono monotona ma non so che farci, se non farvene assaggiare trenta secondi qui), rileggevo le cose che gli ho scritto, e sulla destra della finestra di gmail ho notato – in sequenza – questa serie di link pubblicitari, che gmail deve aver ritenuto in qualche misura attinenti alle parole che ha trovato nelle mie mail.

Parole di vita. Saggezza e forza dal Libro di Dio. Quotidianamente nella tua email (dio non mi risultava menzionato, ma vabbè, forse gmail pensa che io e il mio amico ne abbiamo bisogno).
Dimagrire con Herbalife. Immagina di essere sempre in forma! Consigli, test e segreti (non mi sembrava di essere così cicciona: vuoi vedere che gmail mi controlla con una telecamera e sa di me cose che io non so?).
Tutto può cambiare. Sconto Prestito BNL Revolution. Fino a 100.000€ in 12 mesi (si capiva così bene che sono tendenzialmente assai più povera che ricca?).
Premio Laurentum. Concorso di poesia online, favolosi premi in palio (qui proprio non mi capacito di come gmail abbia potuto considerarmi poetica).
VHS su DVD tuoi ricordi al sicuro (grazie, son già abbastanza al sicuro nel mio cuore).
Componi la tua piscina. Crea il modello dei tuoi sogni (e dove la metto? In balcone?).
Wrangler. Pneumatici a prezzi eccezionali (questa pubblicità proprio non me la spiego, tanto più con il link a tale John Pitstop).

Infine, gmail mi mette quattro link, se voglio avere «ulteriori informazioni» su «pensieri», «ricordi», «ricordi di viaggi», e «tenere» («tenere»?).

Una domanda, amico mio carissimo: ma se gmail ci ha visto dentro tutta questa roba, che ca*** ci siamo scritti veramente, noi due?