la mia scuola…


Ommamma.
Il mio liceo.
La mia classe.
Il bagno dove ho acceso e spento centinaia di sigarette.
L’aula magna.
Il chiostro interno.
La mia classe. Quella È la mia classe.
Se strizzo un po’ gli occhi, sono sicura che riesco a vedermi al primo banco, fila centrale, alla mia sinistra la Maria Cristina.
Sono ancora là, non me me sono mai andata.
Sono dovunque sia stata, dovunque abbia vissuto un sogno.

Certo che non ha senso commuoversi in aula magna davanti a tutti, alla mia età.
Vaglielo a spiegare, a questi ragazzi; non lo capisco bene nemmeno io.

E son qui a scrivere dall’iPhone. Niente ingrandimento dei font: lo slash non funziona, nei tag HTML.

È destino, forse: la malinconia in piccolo, Fede. Caratteri piccoli.
Non li cambio. Li lascio così: c’è un perché.