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avvistamenti
Un mio amico che si chiama Simone Cetoli e fa lo stilista a Bologna (ma presto andrà a fare lo stilista a Miami, e io sono fiera di lui, me lo vedo già nel villone come un versace, «v» minuscola perché il versace è come il califano: una categoria dello spirito) mi manda preziosa e opportuna documentazione utile all’ampliamento del dossier «libro della Sgaggio», da rubricare al capitolo «Avvistamenti».
Qui alle Librerie Coop delle Officine Minganti, ecco la situazione logistica di «Due colonne taglio basso».
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Mi rendo conto che Karin Slaughter fa un figurone, e che al piano di sopra «Il re di spade» è un po’ ingombrante, e che il mio librino è piccolo piccolo, e chiaro chiaro (il rossetto è raffinatino, però, eh?).
Ma a me quel bollino «novità» mi riempie il cuore di autentica emozione. Con la maiuscola (cioè «Emozione». Per esser chiari).
p.s. Simone mi ha appena mandato un sms che ricopio: «Grazie, darling, ma ricorda che sono modellista, non stilista». Ha certamente ragione lui, è ovvio. Ma nel mio cuore (e nel mio post) lui rimane stilista. Ciao, Simo! E grazie per avermi ricordato che a me non è mai piaciuto tirar tardi. E pensa che lavoro sono andata a scegliermi!
p.s. n°2 Simone mi dice che il vero modellista non ama essere definito stilista. Prendo atto. Cionondimeno per me lui resterà sempre un ridgeforrester.





Scrittrice e giornalista, ho lavorato per oltre vent'anni nei quotidiani, dimettendomi in agosto 2012 da un contratto a tempo indeterminato.
Ho scritto il noir
il problema a parer mio è che non c’è abbastanza sangue sulla tua copertina, e di questi tempi pare che tiri tantissimo…
p.s. visto che dialoghi in modo multimediale con i tuoi lettori e fan, perché non ti iscrivi a twitter così gli aggiornamenti arrivano da soli anche via sms?