«berluscòla» vela la verità

Il drappello di espertoni che curano l’immagine – sic – di Berlusconi ha deciso di velare il seno della donna che – parte del dipinto di Tiepolo che Berlusconi stesso scelse a fondale delle conferenze stampa istituzionali – appare (appariva, a questo punto) alla sinistra del volto dell’oratore in tutte le riprese tv.
Il motivo sta nel fatto che pare che quel capezzolo destabilizzasse i telespettatori (delle telespettatrici non dicono niente).
La cosa è maledettamente inquietante.
Io, però, voglio solo dire che il titolo del quadro di cui si tratta è, dice il Corriere, «La Verità svelata dal tempo».
Non so se mi spiego: la-verità-svelata-dal-tempo.
Berlusconi e la verità.
Espertoni, proprio.

Siccome ho questo momento domenicale di arroganza, agli espertoni che curano l’immagine di Berlusconi voglio dare qualche suggerimento.

Uno. Fategli togliere quel dito di cromatina marrò che qualcuno gli stende quotidianamente sul cuoio capelluto, sotto i capelli finti e colorati: lo fa sembrare un pupazzo tipo jack in the box.

Due. Per pietà, abolite il doppiopetto, che fa tanto lattina di «berluscòla».

Tre. Nascondete (o date ai poveri, meglio se quelli indipendenti e estranei ai racket, così son contenti anche i sindaci) tutte le camicie scure e le t-shirt scure che berluscòla si ostina a portare sotto la giacca scura. Diteglielo, per favore: «maestà, ha detto la Sgaggio che quelle robe lì nere o blu son cose che a malapena può permettersi l’immenso Armani, e anche a lui glielo perdoniamo solo perché è re Giorgio».

Quattro. Suggeritegli esercizi posturali – o al limite un trapianto di qualcosa, non so – che diano qualche visibilità in più al mezzo centimetro di collo che si ritrova, sennò la testolina continuerà a sembrare incassata nelle spalle, e non è carino.

Cinque. Non tingetegli più la congiuntiva con la matita morbida bianca sperando che gli occhiettini sembrino più larghi se non addirittura più espressivi. Non funziona, a meno che il trucco non preveda anche un uso massivo del kajal nero (o del kayak di qualunque colore, anche).