sciocchezzuole

In un articolo di giornale su un recente incontro in cui ho presentato il mio libro c’era un tal numero di inesattezze (perfino il colore dei miei capelli, che capisco non essere dato fondamentale, ma insomma…) che mi sono domandata se chi ha scritto fosse realmente nella stanza dove ho parlato, e perché – dubitando eventualmente della stabilità della propria memoria o della conoscenza di alcuni meccanismi – il collega non abbia pensato di fare delle domande a qualcuno, magari anche a me.

Vorrei essere in grado di trarne una morale.
Non so: una cosetta articolata sullo stato del giornalismo; una riflessione sulla difficile condizione del collaboratore di quotidiani; una cosa qualunque.
Invece, forse perché sono reduce dalla lettura integrale dei pezzi che su blog e giornali hanno costruito il polemicone sullo scrittore di sinistra Paolo Nori che scrive su «Libero», riesco solo a dire che mi dispiace.
Che mi dispiace non aver potuto parlare con il collega che ha scritto quel pezzo.
(Incidentalmente: al desk non si sono accorti di niente…)