elezioni, elezioni (in irlanda)

Okay. Sono sulla M50 e l’orologio del bus segna le 12.46. La solita ora indietro.
Il cielo è misto di nuvole e di azzurro; non so quanto dura. Le previsioni danno pioggia per domani.
Ho mal di gola e il raffreddore, però è bello essere di nuovo qua.
Stamattina quando ho svegliato Giovanni, sembrava un panino caldo appena uscito dal forno, con quel tepore della nanna che me lo rende ancora bambino.
Ciao, piccolo. Bacio da qui. So che leggerai, oggi.

Qui ci sono pubblicità elettorali dappertutto.
Faccioni.
Gilmore for Taoiseach, scritta bianca su fondo rosso.
Real plan, better future.
Shortall. Roisin. Labour.
Sto passando davanti a un Alzheimer Centre.
Fine Gael.
Sinn Fein.
Labour, ancora.
E quanti, quanti altri.

In marzo qui si vota, perché il governo aveva promesso che il piano di risanamento dei conti pubblici sarebbe stato sufficiente a sostenere l’economia, e invece poi è stato accettato il prestito Ue.

Okay.
That’s it.