shamrockland election

Ho guardato RteOne.
C’era un tipo che non so come si chiama che, intervistato dal presentatore, esaminava il linguaggio del corpo dei candidati alle elezioni generali che si terranno tra poco, il 25.
Bene: li esaminava perbene, spiegando i loro movimenti delle mani, l’asse del loro corpo, lo sguardo…
E alla fine, ha detto che secondo lui quello che crede più fermamente alla sua possibilità di diventare presidente del Consiglio è Enda Kenny, candidato del Fine Gael.

Pensavo che se una cosa del genere fosse stata detta su una nostra televisione – italiana, intendo – a pochi giorni dalle elezioni, tutti si sarebbero scatenati protestando che non è giusto, che non era una cosa fatta come la par condicio esige, che si orientavano gli elettori.

Invece il programma era carino, le spiegazioni del tipo interessanti, e l’esito di questa specie di «gara» del linguaggio del corpo assai curioso.

Subito dopo, è stato intervistato David Norris, un senatore che concorrerà, l’anno prossimo, alle elezioni per la presidenza della Repubblica irlandese, carica attualmente tenuta da Mary McAleese (e, precedentemente, dalla grandissima Mary Robinson).

Norris è dichiaratamente gay.
Dice Rosemary che secondo lei ha i numeri per farcela, e i favori dei sondaggi.
Effettivamente, ha fatto nero l’intervistatore.
Ha un’energia e una «modernità» impressionanti.

Alla faccia dell’Irlanda cattolicona e retriva.