in carrozza! si va da «dreadlock»!

Allora. C’è questo Matteo, no?, e c’è questo Lorenzo che ne sa una più del diavolo. C’è una fidanzata, c’è una città; ci sono una laurea e dei Laureati, dei rasta, la filosofia e la morchia urbana, i sogni e gli incubi (questo è tragicamente un cliché)…

C’è tutta questa roba qui, ma mica solo.
Però non sono così scema da dirvi adesso cosa c’è; perché tutto quel che so – e anche un po’ di cose che non so e potrei sempre decidere di millantare – le dirò domani alle 16.30 a Pesaro alla biblioteca San Giovanni, dove insieme a Jacopo Nacci, babbo del bloggone Yattaran, parlerò del (suo, ovviamente) romanzo la cui copertina campeggia qui in alto a sinistra: «Dreadlock» (Zona, dieci euro; se non lo trovaste in libreria al primo colpo, ordinatelo al gentile signor libraio), già ben recensito da un bel po’ di gente.

Via: una cosetta la dico già adesso (ah, questo cuore tenero: alla faccia dei domenicani…).
Quanto padroneggiamento della trama…
Oh. Quanto.