passera, errori e doppi sensi

Ho capito l’intenzione (introdurre un nuovo reato denominato «omicidio stradale»), ma questo titolo che si trova nella home page del Corriere è assurdo: lascia pensare che finora chi ha ucciso qualcuno guidando un’automobile sia stato punito solo con una multa; robetta amministrativa, insomma. E invece, l’omicidio colposo esiste eccome; ed è una fattispecie penale.

Senza contare la sensazionale prima frase del sommario («Passera: “È intenzione del governo introdurlo”), che mirabilmente dà vita a un doppio senso micidiale…
Uno s’immagina questa personaggia, per forza maiuscola perché all’inizio della frase, che scappa perché il governo vuol fare qualcosa che non le garba.

Repubblica riesce a fare addirittura di meglio:

In questa formulazione, sembra quasi che se bevi prima di metterti al volante e uccidi qualcuno, be’, allora commetti reato; se sei sobrio, invece, non vale nemmeno più l’ipotesi dell’omicidio colposo. Perché – come viene scritto – «l’omicidio stradale sarà reato/per chi guida ubriaco o drogato» (dove la metrica lascia un po’ a desiderare, ma la rima è perfetta). Sottinteso: per i sobri, niente reato.
Ergo: l’omicidio colposo non esiste più.

Converrebbe bere un paio di aranciate e poi andare a falciare un po’ di gente sulle strade…