la casta degli anti-casta

La retorica della cosiddetta casta mi ha nauseato. Tutti ladri, disonesti, bastardi, interessati al proprio tornaconto, loschi…

Nessuno sembra disposto a riconoscere che qualcun altro possa avere serietà di intenti, motivazioni pulite, linearità morale.

Gli unici ad avere la patente di Mr. o Mrs. Clean (se la rilasciano da soli, d’altra parte) sono quelli che parlano e pontificano dell’esistenza della «casta». Che poi sono quelli che ti trovi di fianco nella vita di tutti i giorni, al supermercato, al semaforo o al lavoro.

Quelli che ti rendono la vita difficile, che ti prevaricano appena possono, e si fanno beffe di ogni tua intenzione di essere corretto.
Ti sputano in un occhio nella vita (e tremendamente spesso da una posizione di potere incommensurabilmente più forte della tua), e poi ti vengono anche a spiegare, senza vergogna, che la casta sei tu.

Magari perché sei giornalista, tipo.