unicuique suum

Ho una domanda: cosa vorrà dire – esattamente – Berlusconi quando dice che «i tempi sono duri» (ah, sapesse quanto, piccolo signore!) e che dovrà fare scelte «impopolari»?

Si riferisce a cose che sono «impopolari» secondo il suo giudizio? Secondo il giudizio dei suoi elettori? Secondo quello degli elettori della Lega? Secondo il giudizio di tutti? Ci sono delle differenze, d’altra parte…

Per la Lega può essere impopolare che per stavolta si pensava che il decreto legge per lo sminuzzamento degli stranieri poveri a mezzo dispositivo tritarifiuti non fosse immediatamente praticabile per colpa della Ue.

Per Silvio e per i «Silvidi» può essere impopolare che:
a) dopo aver abolito la sinistra per legge (elettorale) e con il minimo aiuto di Veltroni (che d’altra parte non poteva mica svuotare il mare con il cucchiaino), per stavolta non si riesce ad abolire la persona del pubblico ministero ma al massimo solo ad abolirne la figura istituzionale,
b) e che al momento risulta ancora impossibile eradicare per legge l’intelligenza e lo spirito critico, obiettivo al quale andranno piegati gli strumenti che fino ad oggi ne hanno già così efficacemente ridotto al minimo facoltà e ambiti di propagazione.

Per An, una scelta impopolare potrebbe essere che tipo stavolta si licenziano millantamila statali.

Per la Confindustria, che per adesso non ci sarà l’abolizione del contratto collettivo nazionale di lavoro.

Per i sindacati – e per i lavoratori che non credono alle meraviglie della negoziazione individuale – una scelta impopolare è per esempio che fra due anni sarà abolito il contratto collettivo nazionale di lavoro…

Che poi, va’ a sapere.

p.s. Per gli amici: il raffreddore e il mal di gola procedono, grazie. E, sì: anche questo è un altro giornatone.