e questo, per me, è solo razzismo

Un delirio. A Cortina (e, dalla stessa data, cioè ieri, anche nella Venezia dell’immenso Cacciari) è vietato mendicare. Cioè: là dove ci sono i soldi è vietato chiederne. Un controsenso assoluto, per questi servitori del mercato, no?

Il sindaco trentenne Andrea Franceschi – che non si sa se è di destra o di sinistra, ma d’altra parte chi se ne frega, tanto su queste cose non c’è differenza – ha deciso che era ora di finirla. E mica solo con i mendicanti. Anche con coloro che funambolicamente vengono definiti «promotori sociali». I quali non sono solamente quei tipi che girano con le spillette e ti dicono che loro son tanto buoni perché raccolgono soldi per i sordi, ma anche – non è incredibile? – coloro che volantinano.

elemosinare consensi

Copio da Tgcom: «L’amministrazione comunale ha dunque stabilito che dalle ore 8 del mattino fino alle 23 è vietato svolgere attività di volantinaggio, raccolta firme o sottoscrizioni varie, imbonimento, accattonaggio o simili attività».
«Simili attività»?
Quali sono?
In che modo chiedere l’elemosina e volantinare sono attività consimili?

un problema di viabilità pedonale

Vale la pena di leggere cosa dice il Gazzettino: «Le due perle del turismo veneto chiudono la porta in faccia a mendicanti e questuanti, la cui popolazione» («la popolazione dei questuanti», immagino) «pare aver superato il livello di guardia fino a diventare non solo un fastidio per residenti e visitatori, ma anche un impedimento per la viabilità pedonale».

la «quantità ammissibile»

A parte alcune mie difficoltà di orientamento sintattico, vorrei sottolineare due cose.
La prima è che delle persone si dice che «superano il livello di guardia», come se fossero un fiume, o se ce ne fosse una massima quantità ammissibile come per i grassi e i carboidrati nelle diete per mantenersi in salute.

un’ordinanza sul traffico

La seconda è che, naturalmente, non si tratta di un provvedimento discriminatorio, espulsivo, irrispettoso; è un provvedimento solamente tecnico-gestionale: tant’è che tutta questa gentaglia che ha superato il livello di guardia diventa «un impedimento per la viabilità pedonale». Non è mica robaccia fascista o razzista, no!
È solo un’ordinanza sul traffico!

neanche il coraggio di dire «no»

C’è un’altra cosa che non capisco: ma questi ricchi, tutta questa gente perbene, soffre così tanto a dover dire di no a mendicanti e raccoglitori di firme da pretendere – e ottenere – che siano le amministrazioni comunali a dirlo al posto loro, attraverso divieti come questi?
Ma così poche palle, hanno, da non riuscire a dire al questuante che dovessero ritenere troppo insistente «ehi, lasciami in pace, oggi non è aria»?

Il sindaco sceriffo invece dell’analista

Non riescono proprio ad accettare l’idea che anche loro possono dire no, manifestandosi cattivi cristiani, eh? La semplice presenza dei mendicanti ricorda loro che sanno essere «cattivi», che dentro al loro cuore c’è spazio per il «no», ma non accettano di essere messi di fronte a questo sentimento, e pretendono che ciò che quelli normali si gestiscono da soli – o al più con l’aiuto di un analista – venga gestito dal loro sindaco sceriffo.

le «molestie»

Leggiamo ancora su Tgcom: «Il provvedimento nasce dalla necessità, ha spiegato il sindaco, di contrastare le continue molestie a cui vengono sottoposti cittadini e turisti».
Necessità, signor sindaco?
Molestie?
Ma questa gente ha bisogno di andare dalla mamma a dire «mamma, mi stanno infastidendo»?
Non se la sa risolvere da sola?
Naturalmente, e per inciso: se qualcuno dice che anche una mano sul sedere di una donna è molestia, cominciano i distinguo. Chi dice che i mendicanti molestano, invece, trova assai poco contraddittorio.

il «cattivo esempio ai bambini»

Ancora da Tgcom: «Secondo Franceschi, questi fenomeni contribuirebbero a “dare un cattivo esempio ai bambini” e favorirebbero il degrado cittadino. Inoltre, dice ancora il sindaco, è ormai assodato che alcune zone del centro città sono frequentate assiduamente da persone che, spesso senza le più elementari maniere di buona educazione, effettuano volantinaggio, raccolgono firme e sottoscrizioni varie, imboniscono i passanti con comportamenti di notevole e grave disturbo per cittadini, turisti ed ospiti occasionali, tutte richieste ed iniziative che sfociano nella maggior parte dei casi in richieste di denaro per improbabili scopi sociali o umanitari».

pravi pampìni ti italia

Cattivo esempio ai bambini?
E queste ordinanze?
Sono forse un buon esempio?
È un buon esempio dire ai bambini «vedi, piccolo mio: per queste strade puoi passare solo tu che sei ricco e ariano»?
Che adulti stiamo preparando?
Che mondo stiamo preparando?

la «maleducazione»

Mi impressiona da morire, poi, l’accenno alla «maleducazione»: ma che cosa vuol, dire?
Che se solo fossero un po’ più gentili e educati e sottomessi, beh, allora l’amministrazione avrebbe anche potuto chiudere un occhio e fare uno strappo?
Cos’è?
La «maleducazione» è la prova provata del fatto che certa gentaglia non merita di passare per il centro di Cortina?
Ma perché? È forse «educato» proibire le strade ai poveri?

gli «improbabili scopi umanitari»

«Improbabili» scopi umanitari, dice il sindaco.
Forse.
Forse sono «improbabili», è vero.
Ma (a parte il fatto che vorrei sapere qual è il discrimine tra i fini improbabili e quelli probabili, e soprattutto vorrei sapere come si fa a distinguere le due tipologie con una sola occhiata) perché non basta mandare a quel paese il tipo che ritieni che ti infastidisca con il suo solo dirti, per quanto insistentemente, «dammi i soldi per i drogati» e bisogna invece che siano le istituzioni a cacciare via, ad escludere?

le leggi razziali

Ditemi.
Adesso ditemi.
Quanto manca alle leggi razziali?
E che nessuno sostenga che a raccogliere le firme contro la droga sono gli italiani, e quindi il razzismo non c’entra.
Provvedimenti come questi attestano la convinzione che esistano persone (e ruoli) appartenenti a ranghi «superiori» (e autorizzati a passare per il centro di Cortina), e persone «inferiori»; due «razze», insomma.
La razza padrona e la razza schiava.
E questo per me è razzismo.