universi paralleli/8 (o del decadentismo estetizzante)

Il momento è arrivato.
Rubrica «Arbiter-Uomini che si distinguono» (mica ca***).
Pagina 79.
Sì: è proprio il Corriere della Sera Style Magazine.

ah, com’è tanto se stesso

Titolino: «Il piccolo Andrea».
Testo: «Con quei riccioli, l’attore Andrea Miglio ricorda Gérard Philipe» (ce l’avevo sulla punta della lingua). «Ma lo sparato di Gucci che indossa, a Venezia, sciolto dalla schiavitù della giacca, lo trasforma in un meditabondo Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupery, sorpreso al confine fra la giovinezza e l’età adulta. Nipote di Dino Risi e figlio di Eliana Miglio e Marco Risi, Andrea è soprattutto, elegantemente, se stesso, a rammentare a chi segue in modo vano le mode che lo stile è una dimensione interiore».
Parole sante.
Tant’è vero che questo trafiletto su Andrea è stato scritto perché il ragazzo è così dannatamente se stesso, mica per via di Dino e Marco e Eliana.

l’establishment transalpino

Rubrica «Ritratti di Style».
«Dominique Desseigne. Fa jogging col presidente. I siti d’informazione gli attribuiscono una storia con Rachida, la ministra della Giustizia. Di sicuro, dopo aver ereditato, rimanendo tragicamente vedovo, l’impero che da manager continua a far crescere, è il miliardario più in auge (e invidiato) del nuovo establishment transalpino».
Contenti?
Ce n’è ancora, però.

ma il vaccino non c’è

«Parola d’ordine “décontracté”. È così che i francesi definiscono quel tipo di eleganza di cui D.D. è portatore sano». Tranquilli, perciò: se mai doveste incontrarlo per avventura all’Esselunga, sappiate che non è contagioso. Potete inchinarvi al suo cospetto senza timore. D’altra parte non risulta che le scarpe – ma guarda un po’: le Tod’s, ci informa Style – trasmettano la décontraction. Al massimo il colera se le suole hanno pestato una mer**. Ma uno così che pesta una mer** io proprio non ce lo vedo.
A proposito: «Fisico asciutto da splendido 64 enne, frutto di sane abitudini sportive» che evidentemente gli sono bastate, grazie all’ostinazione e all’impegno indefesso, a compensare l’usura della sua vita di stenti.

sì, va così

Le ragazze da sposare – sempre con pubblicità di un locale annessa al trattatello dell’ultima pagina – stavolta sono due. Non mi dilungherò affatto. Dico solo due cosine.
La prima è che si chiamano Genea e Brenna, e hanno 22 e 21 anni.
La seconda è che l’ultimo libro «che ha letto Brenna è un tomo sul decadentismo estetizzante occidentale».
Fico, eh?

Ora scappo in palestra. Il tempo d’indossare la tutina di cachemire hi-tech respingi-sudore.
E di calzare le scarpette Tod’s, ovvio.
Devo far da mangiare per Dominique, dopo.
Ha telefonato e ha detto che sarà qui per l’una in elicottero insieme a Andrea Miglio.
Mai che mi avvisi con un po’ d’anticipo.