risponde l’«operatore di culto» n° 7

Ho aspettato un giorno, per vedere se l’effetto-virus del dispaccio Ansa (che, forse, si ispirava a sua volta ai termini del comunicato stampa della polizia postale) potesse svanire con un puff.
E invece no.
Nella notizia relativa alle cento persone denunciate per pedopornografia sopravvive ancor oggi il curioso neologismo «operatore di culto cattolico».
Si può verificare qui, qui e qui.

Pruderie?
Meglio non dire «prete»? Forse non era ancora prete?
Veramente: ma che diavolo è, un «operatore di culto cattolico»?

Per associazione di idee.
Mi sembra che possa avere un suo perché la frase con cui si apre la mostra genovese «Against nature?» sull’omosessualità animale.
La frase è di un etologo dell’università di Oslo.
Eccola.
«Ci sono cose che vanno contro natura molto più dell’omosessualità; cose che soltanto gli umani riescono a fare. Come avere una religione o dormire in pigiama».

Però sul pigiama dissento.