str**** (e forse provocati): non fascisti

Fermati tre italiani a Sofia per i cori «duce, duce!», i saluti fascisti e l’incendio alla bandiera bulgara.

Domenico Mazzilli, direttore dell’Osservatorio del Viminale sulla sicurezza delle manifestazioni sportive (il «controllore» dei tifosi, insomma): «In Bulgaria non è reato… Io non faccio il sociologo. I reati vanno attribuiti nel Paese in cui avvengono. Fino adesso questo gruppo era rimasto in riga, ora vedremo bene cosa è successo e valuteremo per il futuro. Ma parliamo anche dei fischi all’inno di Mameli: anche quelli non sono reato, ma se mi permettete non sono educazione…».

Rocco Crimi, sottosegretario con delega allo sport: «È una vergogna del calcio, anzi dello sport italiano, ma non la caratterizzerei in maniera politica. Ci sono tifosi violenti di destra, di centro e di sinistra che cercano solo di sfruttare la ribalta mediatica del calcio».