siamo ostaggi delle scoregge

Il decreto per evitare che Eluana possa morire.
I medici e la denuncia degli stranieri «clandestini»,
Le ronde.
Le ordinanze contro i poveri.
Le impronte digitali ai rom.
I pestaggi.
Le squadracce.

Mi perdonerete se penso che Forza Italia si stia cacando sotto perché ha capito perfettamente che è ostaggio del sostanziale neofascismo squadrista della Lega e del neonazismo della chiesa nera.

I forzisti han consegnato l’Italia al rutto e alla scoreggia.
Volevano il governo e l’hanno avuto.
Ma il patto che, ammantato dell’incredibile aggettivo di «moderato» accreditato dalla stampa, ha condotto a fare di Tosi il candidato sindaco di Verona grazie alla loro alleanza con gli integralisti cattolici, i neonazisti e i fascisti, beh, quel patto i forzisti lo stanno pagando ancora adesso.
Sono diventati minoritari, e Fini sembra addirittura uno di sinistra.

Loro hanno sdoganato la scoreggia e adesso stanno morendo soffocati dalla puzza senza riuscire a trovare il modo per rimontare la minorità in cui la Lega li ha cacciati o almeno una molletta per tapparsi il naso.
Insieme a loro, però, stiamo morendo anche tutti noi.

Se per dire dovesse venire a mancare Berlusconi per un qualunque motivo, in Italia ci si sparerebbe per strada.
Credevo che non avrei mai potuto pensarla, una cosa simile; invece è così. Perché per avere il potere lui ha lasciato che interi pezzi di mondo avessero il diritto di essere razzisti, sessisti, fascisti, nazisti, violenti e settari.
E ora questi sanno di esserci, si sono contati, sanno che possono fare quel che credono, hanno rotto gli argini, non temono più di essere svergognati.

Il resto, poi, l’ha fatto Veltroni, estromettendo consapevolmente dal Parlamento tutto quel che c’era alla sua sinistra, e rifacendolo ora per l’Europarlamento; così ci troveremo l’intera Europa privata della sinistra.

Io speranze non ne vedo.