i letterati e la sfida a chi ce l’ha più lungo

Io non ho storia, in questo mondo di lettere e parole, e perciò farei forse bene a stare zitta perché, tanto, anche se parlo nessuno ascolta; visto che – appunto – non ho storia, e come aggravante sono pure femmina, per giunta non diciottenne, nemmeno velina, e anche mediamente gentile anche se reattiva.

Ma non sono assolutamente in grado di accettare la rabbia, la violenza, la furia cieca, l’ubriacatura di molti degli interventi che leggo nei cosiddetti blog letterari.

Visto che non ho storia, posso: mi sono stufata delle gare a chi ce l’ha più lungo. D’altra parte, come ben sa il mondo che ci ignora e ci considera solo per tette culi (ed eventualmente per la forza delle nostre sanguinolenze che hanno questo bel sapore tragico alla Medea, per capirci), sono femmina.
Il problema di chi ce l’ha più lungo non è mio.

Non sto riferendomi specificamente a nessuno. Non ho in mente un commento o un intervento preciso.
È la sensazione generale di giungla piena di scimpanzè e oranghi a farsi la lotta, che mi fa star male.

Ma ammetto senza alcuna difficoltà che è un problema mio.

(Estratto da una mia conversazione di stamattina su Facebook)