a mio figlio

Grazie perché rimandi indietro verso i miei occhi l’immagine di una donna che è madre in un modo caldo e indulgente, e femminile; e sai far giustizia delle mie paure di non essere abbastanza per te dicendomi apertamente che non lo sono o abbracciandomi perché invece mi senti.

Perché non ti vergogni di dirmi le cose, e trovi il nome per i sentimenti, e me li dici anche se sembrerebbero non farti onore.

Perché hai il coraggio di ignorarmi, di mandarmi al diavolo, e di cercarmi.

Perché il tuo cuore legge quelli delle altre persone, piccole e grandi, con passione, acume e rispetto.

E perché sai vedere la bambina che mi porto dentro, e la tratti bene; meglio di come chiunque l’abbia trattata mai.