emergency, le smentite e il giornalismo

Questa cosa delle accuse ai tre italiani arrestati all’ospedale di Emergency a Lashkar Gah è a dir poco curiosa.
Ieri il Times scriveva che il portavoce del governatore di Helmand – non uno qualunque: un portavoce di cui si fornivano nome e cognome – aveva detto che gli italiani avevano confessato di avere partecipato a un complotto di Al Qaeda – con la cui “centrale” all’estero erano in contatto – per scatenare una serie di attentati nei bazaar e poi assassinare il governatore della provincia non appena fosse andato in visita ai feriti nell’ospedale di Emergency.
Si diceva addirittura che i tre italiani avevano ricevuto mezzo milione di dollari per mettere a segno l’impresa.

Poi, ecco che la notizia viene smentita. Non è vero niente: le indagini sono ancora in corso.
Ma allora, chi ha sbagliato?
Il Times o il governo della provincia di Helmand?

Oggi, i giornali online italiani oscillano fra la versione soft avallata dall’enorme Frattini (è stato un caso di cattivo giornalismo) alla versione hard lanciata già ieri da Strada e dai suoi (è una bufala che ha un suo perché nei rapporti bellico-politici fra Emergency e il governo della provincia).

La cosa strana, però, è che oggi il Times non ne dice nemmeno una parola.
In homepage, fino ad ora, non c’è assolutamente niente.
Tra gli esteri, c’è il pezzo di ieri, e un certo numero di commenti esprime rammarico per il aftto che l’autorevolezza del giornale ne sia risultata sminuita.
E alcuni dicono anche che il governo italiano è certamente felicissimo delle accuse mosse agli operatori di Emergency.
Già ieri sera, il primo commento di un lettore era questo: qui sotto c’è puzza di bruciato…