una fastidiosa idiozia britannica

Ha ragione, qui, il tipo dell’Independent, sul fatto che in Italia quasi nessuno si è dimesso per nessuno scandalo.

Ma che «lo scandalo delle intercettazioni in Gran Bretagna» abbia mostrato tipi di «connivenze fra stampa, polizia e politici» che richiamano «in modo preoccupante» ciò di cui «tutti i giorni parla la stampa italiana», beh, questa è un’idiozia.

Gentile Peter Popham, si lasci dire una cosa: sui giornali, semmai, ci sono intercettazioni ordinate dalla magistratura.

Può non piacere a me, e può non piacere anche a lei.

Ma sapendo usare – chi più chi meno, con ogni evidenza – i neuroni di cui madre natura ci dota, si potrebbe forse notare che c’è una certa differenza fra un editore che paga le intercettazioni contro la legge e un magistrato che le ordina secondo la legge.

(Just to summarize, dear Peter: exploiting neurons – though, as it appears, not all of us can push their luck to the same degree – one could maybe notice that there is still a difference, unfortunately, between a publisher paying for illegal hacking and a prosecutor’s legal order).