gay e stronzi? si può

Sulla questione delle liste dei politici gay, Massimo Giuliani dice qui le cose che, in giro per la rete, ho trovato più serie e condivisibili:

Bisogna ammettere, almeno in linea teorica, la possibilità che […] un parlamentare possa essere omosessuale e insieme, per qualunque ordine di ragioni, non voler votare una legge che a tanti altri omosessuali sembra sacrosanta.

E la possibilità che fra queste ragioni non ci sia semplicemente la disonestà.
Può ad esempio nutrire qualche forma di conflitto personale circa la propria omosessualità.

Dice: ma allora ha un problema! Può essere: e se è così, ancora di più la trovata della lista outing è una violenza ingiustificata verso una persona omosessuale.

Ma il punto non è questo.

Il punto è: qualcuno di loro ha goduto delle condizioni che ha negato ad altri? Se no, ha senso combatterli politicamente, ha senso avversarli con tutti i mezzi leciti, ma il richiamo alla “coerenza” è del tutto insensato.

Sono completamente d’accordo, incondizionatamente d’accordo.
E aggiungo una cosa: pretendere che una persona omosessuale sia necessariamente a favore della legge contro l’omofobia o a favore del riconoscimento delle coppie di fatto è una violenza esattamente uguale a quella che commette, in modo probabilmente inconsapevole, chi ritiene che le donne debbano tutte quante, per definizione, essere a favore (o contro: concettualmente, in questo ragionamento, è la stessa cosa) della libertà di abortire.
E invece, ci sono donne che non lo sono.

Si può essere donne e fasciste. Donne e stronze. Donne e vermi. Donne e tormentate dall’enormità del proprio potere di dare e togliere la vita. Si può essere gay e fascisti; gay e imbecilli; gay e tormentati sulla propria identità sessuale; gay e bastardi; gay e stronzi.