«il paese dei buoni e dei cattivi» (pascoletti, valigia blu)

Lo slittamento e svuotamento di senso analizzato da Sgaggio riguarda anche l’uso di parole totem, centrali nei diversi tipi di retoriche che compongono i capitoli del libro, parole che aggregano la comunità di lettori attorno a ideali feticcio sempre validi, ripetuti e condivisi senza essere mai affrontati in modo critico: parole con cui è facile riempirsi la bocca senza pensare mai sì, ma che vuol dire? Esemplare è il lavoro di analisi sull’uso della parola «meritocrazia».

(Grazie a) Matteo Pascoletti, la Valigia blu, qui, sul «Paese dei buoni e dei cattivi».