«il paese dei…» su pulp libri


Pulp_Libri_Il_paese_dei_buoni_e_dei_cattivi
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È la schiera eletta degli opinionisti, quelli che hanno opinioni su tutto, prodotte peraltro con sbalorditiva rapidità.
E il giornalismo viscerale, emotivo, urlato o ringhiato o lacrimato, che mai parla con pacatezza.

E quell’informazione in cui se le notizie non si adattano alla tesi che sta a cuore al momento, non si fa scrupolo di aggiustarle, e la Sgaggio è bravissima nel mostrarci come si fa.

Come, aggiungendo le parole giuste al posto giusto, fatterelli di cronaca o non-notizie vengono titoloni da mettere in prima pagina.

Per cui sono grato a Federica Sgaggio di aver dato corpo, da serissima professionista dell’informazione, a una sensazione di crescente diffidenza e nausea che avvertivo all’ennesima intervista della Annunziata, all’ennesimo predicozzo di Saviano (rispettabilissimo quando parlava e scriveva di camorra, sempre meno credibile ora che interviene su tutto e il contrario di tutto), all’ennesimo sproloquio di qualsiasi politico riportato dai quotidiani come fosse verità rivelata, senza mai far notare che non significa niente.

Adesso quella sensazione si è messa a fuoco, e grazie alle sue analisi attente, trova una spiegazione; certo, inquietante e minacciosa, nel delineare un mondo dove le grandi testate ormai ci spiattellano come notizie comunicati cucinati dagli ufflcl stampa di potenti di ogni risma: ma tremendamente lucida e nitida.

(Umberto Rossi, Pulp Libri)