gram-negativi*

Gramellini.
Sempre lui.
«Consigliato da 1,9 mila», leggo sulla pagina web. Mi dovrebbe bastare.

E cosa scrive, stavolta?
Se la prende con Carla Bruni che dice che le donne di oggi non hanno più bisogno del femminismo.

Poi, il sublime:

Finché al mondo esisteranno donne mobbizzate, violate, ammazzate e in troppi Paesi segregate e infibulate, il femminismo avrà un senso.
Certo, bisogna intendersi.
Se femminismo significa mettere Christine Lagarde al Fondo Monetario – una donna che ragiona come un uomo – o Carla Bruni sulle copertine – una donna che ha fatto carriera utilizzando gli uomini – è maschilismo travestito.
Se invece significa riplasmare il mondo secondo un modello femminile di convivenza, allora sbrighiamoci, perché non vedo molte altre àncore di salvezza per il genere umano.

Ecco.
Una parola su Carla Bruni, «che ha fatto carriera utilizzando gli uomini».
Mi domando come una modella possa fare carriera non «utilizzando» gli uomini, visto che proprio al loro immaginario è professionalmente tenuta a rivolgersi.

Se invece Gramellini intendeva dire che la Bruni è un po’, ecco, disinvolta con gli uomini, be’, da donna vorrei dirgli che temo che non ci sia nessuno che gli dà il diritto di decidere della moralità di una donna; la quale specifica donna, poi, quando sposò Sarkozy era già abbastanza famosa di suo; per quanto antipatica o opportunista possa essere, l’argomento qui non rileva affatto.

Quanto alla Lagarde, qui secondo me si tocca proprio il fondo dell’apologetica populista.
Gramellini la definisce, bontà sua,

«una donna che ragiona come un uomo».

E come ragionerebbe, invece, una donna che ragiona come una donna, una volta messa a capo del Fondo monetario internazionale?
Direbbe «no, be’, il mio cuore mi spinge a rimettere i debiti ai Paesi poveri, a fare dell’Fmi un’istituzione solidale»?
Ragionerebbe così una donna che ragiona come una donna?

La domanda più interessante, forse, è come ragiona un uomo che ragiona da uomo…

E poi, con calma, un giorno, Gramellini spiegherà forse cosa sia «un modello femminile di convivenza», eh.
Fino a quel giorno, continuerò a pensare che sia una definizione ideologica e insignificante con la quale vuole lisciare il pelo alle donne e agli uomini che giocano a fare i femministi.

*Batteri Gram-negativi
Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Si definiscono Gram-negativi quei batteri che rimangono colorati di rosa dopo aver subito la colorazione di Gram.