back to feudalism

Due domande e via così.

Uno: leggo su Repubblica.it che, per l’Alitalia, «Berlusconi apre ad Aeroflot: “Ne ho parlato con Putin”».
Non è per fare quella che crede tanto tanto nel mercato: ma non è che per puro caso l’Aeroflot c’ha un suo consiglio di amministrazione, così come l’Alitalia? Non è che il via libera ai consigli di amministrazione dell’Aerflot e dell’Alitalia debbano per caso venir dati da un accordo politico (magari cautamente governato dal riserbo diplomatico, per dire), più che da un accordo personale eppure pubblicamente propagandato fra sovrani?

Due: tutte le volte che guardo le gallerie fotografiche di Dagospia, quelle relative alle feste e alle mostre e ai vernissage e alle prime; a qualunque appuntamento mondano impegni insomma le migliori risorse del ridicolo olimpo del mio Paese, vedo che ci sono un casino di donne che nelle didascalie vengono identificate con un doppio cognome. Piripina Piripini de’ Piripettis, per dire.
La domanda è questa: ma è meglio avere un cognome solo perché significa che ti sei fatta da te, e cioè c’hai tutt’una tua visibilità autonoma, o avere due cognomi perché allora significa che sei la rampolla di un famiglione (e adesso il feudalesimo è così trendy), o che sei sposata con qualcuno di cospicuo (o che sei sposata tout-court e non sei rimasta zitella)?