veltroni, ti prego: puoi tacere per 12-13 anni?

Non so a voi, ma a me il titolo di Repubblica.it «Ultimatum di Veltroni al governo: “Basta strappi o salta il dialogo”» mi fa morir dal ridere. No. Mi correggo: mi fa inca***** a morte.
Stesso nervoso per il titolo della home page del Corriere.it, ovviamente: «Il governo è arrogante» («Scusi, maestra: il mio compagno Silvio è cattivo e arrogante!») «O si cambia o salta il dialogo».

Io veramente non capisco: che razza di minaccia è «salta il dialogo»?
Ma quale dialogo?
Per fare cosa?
A cosa diavolo serve a Berlusconi questo «dialogo» che il divo dalla mascella volitiva minaccia di non concedere più?
Non è che invece che «dialogo» sarebbe meglio chiamare questa cosa con la locuzione (un po’ più lunga, è vero) «caro Pd, o fai quello che dico io o sennò te ne puoi anche andare allegramente aff******»?

Non so. Mi sembra come quando un bambino sfigatino cerca di fare la voce grossa col bullo della scuola e quello, senza nemmeno starci a pensare, appena lo incontra nei corridoi gli sferra un pugno sul naso e se ne va lasciandolo a piangere rannicchiato per terra.

E poi. Questi ti stanno rispolverando il lodo Schifani – già giudicato incostituzionale nel 2004 – per bloccare indagini e processi su coloro che chiamano «le più alte cariche dello Stato»; ti stanno mandando l’esercito in giro per le strade con potere di fermo; e ti prendono anche in giro dicendoti che «se non sei un delinquente non hai niente da temere dall’esercito» (e tu non hai neanche il coraggio di dir loro che a decidere chi sono o no i criminali, se si va avanti di questo passo, non sarà la legge, ma direttamente un ministro, e per decreto).

Questi ti stanno defiscalizzando gli straordinari, così finirà che la gente lavorerà duecento ore la settimana e posti di lavoro nuovi se ne creeranno col cavolo.
Stanno pensando di abolire il livello nazionale collettivo dei contratti di lavoro.
Vogliono istituire il reato di clandestinità; allungare fino a un anno e mezzo (un-anno-e-mezzo) il periodo in cui un immigrato può essere tenuto nei cosiddetti centri di permanenza temporanea.
Vogliono costruire le centrali nucleari che il referendum bocciò (ma tanto, questi forzano tutto); dare più soldi alle scuole cattoliche; modificare la legge 194 sull’aborto; mantenere com’è la legge elettorale: zero preferenze, zero niente.
Vogliono «abbandonare i concorsi pubblici nazionali» per gli insegnanti (lo dice la ministressa Gelmini, accogliendo la tesi di quello che dovrebbe essere l’economista di sinistra Giavazzi; e chiedo scusa per l’insulto contenuto nella parola «sinistra», non in «economista») e «pensare a un sistema più flessibile» (ah, l’aggettivo magico!) «per il reclutamento dei nuovi insegnanti».

Beh, Veltroni. Insomma.
Stanno facendo tutto questo.
Lo stanno facendo da soli, senza nessun bisogno che tu vada a reggere le code dei loro frac.
E tu – come se tutto questo non fosse ancora abbastanza – riesci a dire che se va avanti così il dialogo salta?
Ma di cosa stai parlando?
Per favore, qualcuno mi dica che è solo un incubo.