carcarlo e l’omofobia (argomenti separati)

Ero molto incerta se scrivere della diversità di opinioni sulla morte di Domenico Riso, o se starne fuori e postare un video in cui Carcarlo Pravettoni – il grandissimo Paolo Hendel – parla, tra le altre cose, di quanto sia di cattivo gusto la povertà. E una buona decina di anni prima di tutte queste belle ordinanze anti-poveri, anti-racket e pro-decoro.

Farò tutte e due le cose.

Uno: l’Arcigay dice che sarebbe stato opportuno che stampa e tv riferissero del fatto che Riso era gay. Il presidente della giunta regionale del Veneto Giancarlo Galan (ma qualcuno l’ha interpellato, oppure è stato lui a mandare di suo uno scritto alle agenzie?), in singolare consonanza con Francesco Merlo, dice che alcune cronache, invece, sono state «ripugnanti», e commenta con un «che pena per un giornalismo così scadente e morboso».
(Incidentalmente: se Galan evitasse di voler insegnare agli altri il loro mestiere e si limitasse a fare il suo – o un’altra cosa del tutto, non saprei – potrebbe essere un sollievo).

A me sembra – forse mi sbaglio, chissà – che chi giudica «delicato» o «corretto» sorvolare sull’omosessualità di un uomo che viveva pacificamente a Parigi col suo compagno, stia in realtà solo dicendo (senza dirlo, ovvio) che gli fa schifo immaginare due uomini che fanno sesso.
Mi pare, insomma, che (d)enunci un problema suo, che decide di ricoprire con una questione di deontologia giornalistica.
Alla quale – certo – serve la cosiddetta «continenza», ma occorre anche la capacità non occasionale né intermittente di raccontare anche i dettagli della realtà.
Se il problema fosse evitare qualunque anche lontana allusione alla sessualità di chiunque sia l’oggetto di una cronaca sull’incidente aereo di Madrid, allora sarebbe stato corretto criticare i giornali che hanno riferito dell’esistenza di coniugi fra le vittime.

E adesso il video.