se io fossi quel bambino odierei la polizia

AGENTI SALVANO BIMBO DA ELEMOSINA, AGGREDITI DA ROMENI

(ANSA) – NAPOLI, 29 GEN – A dieci anni, poco vestito, chiedeva l’elemosina in strada e quando gli agenti dell’ufficio minori della Polizia municipale sono intervenuti facendo salire in auto il piccolo e sua madre, un gruppo di persone, di nazionalità romena, li hanno accerchiati e li hanno presi a calci e pugni. È accaduto a Napoli, in piazza Capodichino. Gli agenti con molta difficoltà sono riusciti a raggiungere i locali dell’ufficio minori dove la donna non esibito alcun documento idoneo alla propria identificazione e a quella del minore. I fermati sono stati trasferiti al Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica della Questura di Napoli. In considerazione del fatto che la donna non è stata in grado di dimostrare l’effettiva potestà sul minore, il piccolo è stato affidato ad un centro di prima accoglienza. La donna è stata denunciata in stato di libertà per sfruttamento di minore in accattonaggio.

Lo salvano dall’elemosina.
E per non sapere né leggere né scrivere non è che lo fanno stare con questa donna – che forse è pur sempre sua madre – fino a quando le analisi non abbiano dimostrato se la parentela esiste oppure no.
No.
Per non sapere né leggere né scrivere lo portano in un istituto.
Là dove di certo qualcuno lo ama, ovvio.
Ben più di quella donna che fa solo quello che fanno le donne come lei coi loro figli: portarseli dietro quando – per dire – «vanno a lavorare».
Era poco vestito, piccolo.
Ma una coperta, magari, no?

Ah.
Il solito spreco immondo di maiuscole.
Deferenza.