un posteggiatore abusivo

berlusconi_merkel
Il video è qui (su YouTube non l’ho trovato). Si intitola, per me del tutto inspiegabilmente, «il giallo di Berlusconi».
Come se ci fosse qualcosa da spiegare. Come se a capire la qualità del protagonista non bastasse e avanzasse quel che si vede.

La faccia della Merkel.
I gesti scomposti di quell’orribile maleducato, come fuori da un’osteria.
Le mani in tasca.
Le gambe larghe.
Le spalle voltate alla sua ospite – una donna! La primo ministro del Paese in cui si tiene la cerimonia! Una persona che in quel momento è là apposta per lui!- costretta a rimanere in attesa come se fosse la sua serva.

L’audio fa chiaramente capire che, scendendo dalla macchina, quest’ometto con fisicità e portamento da posteggiatore abusivo pronuncia la parola «rapporto».
Sì: giusto con Erdogan, stava parlando.

Che poi.
Se veramente era Erdogan la persona con cui parlava, poi, è ancora peggio.
Se stava veramente discutendo con lui, e se gli parlava del nome del candidato alla segreteria generale della Nato, e anche ammesso che quello – una telefonata – fosse il metodo giusto per trattare questa faccenda, e anche ammesso che quella – la celebrazione dei sessant’anni della Nato – fosse la sede opportuna per discuterne, chi – esattamente chi, vorrei sapere – ha dato a lui, a quest’uomo dai comportamenti così vergognosamente volgari, la delega a occuparsi della questione?
Che cosa poteva succedere, se tutti gli altri leader si fossero messi di propria iniziativa a telefonare a Erdogan?

Mi vergogno di essere italiana.