trivio e giovanilismo (a 40 anni)

Immagino che questo signore con le guanciotte un po’ stanche intendesse fare il simpatico, o – essendo egli toshano – il tipo molto jovane che sta dalla parte della jente e ha fatto tesoro della (secondo me lui lo direbbe) chiarezza della Lega.

Una sommaria elencazione di alcune delle parole e delle locuzioni che utilizza in quest’intervista basterà a capacitarci del suo fascino virile da osteria. Roba da far dimenticare all’istante (absit iniuria verbis) la mascella sfuggente.

1. Rottamare (detto di persone);
2. «mandiamoli a casa» (detto dei – ahimé – leader);
3. «sbarazzarci» (detto di «nonno» Silvio: ma questo Renzi chi crede di essere? È questo il tratto politico che a lui sembra rilevante della figura di Berlusconi? Il fatto che sia «nonno»?);
4. «liberarci» (detto di «un’intera generazione»);
5. «giù dalla giostra» (detto di chi ha fatto tre mandati parlamentari, evidentemente – egli ritiene – per divertirsi o per trarne quei vergognosi privilegi personali che un quarantenne come lui non sognerebbe mai e poi mai di cercare per sé, e per un puro fatto anagrafico, naturalmente; non per morale individuale. Altrimenti non avrebbe dovuto dire che è un problema di generazione, ma – eventualmente e ammesso che abbia un senso – di «questione morale»).

E ancora:
6. «mi diverte moltissimo» (detto del suo «mestiere» di sindaco; col che si fa chiaro sulla faccenda della «giostra»);
7. «meglio un’accusa di arroganza che un processo per diserzione» (detto di ciò che preferirebbe per sé; però non si capisce perché a lui sia concesso di essere arroganti e agli altri che lui vorrebbe gentilmente «rottamare» no).

Ed ecco la penultima domanda e la sua risposta.
8. Gli domandano: Quarantenni e territorio: è la formula per cambiare il Pd?

E lui: «Penso sia la combinazione giusta per ascoltare e raccogliere le indicazioni del nostro popolo. Più che cambiare però io direi proprio: azzerare».

Le idee?
Quelle la prossima volta.
Lui non ha bisogno di spiegare le sue idee per convincere noi che leggiamo.
Lui ha bisogno di costruirsi l’identità del morbido guerriero toshano che non le manda a dire.
Tutto qua.

Be’.
Se vi piace tenetevelo, Guanciotto il Tribuno dei Jovani.
Io scendo.