«il paese dei…» (un’intervista)

Christian Raimo, editor minimum fax per la saggistica, mi ha intervistato, qui.
Dico varie cose, fra cui questa:

Nel mio lavoro c’è gente che tenta il suicidio, e a volte ci riesce; c’è una morbilità a volte di molto superiore alla media.

E tanti si mettono a ridere, quando dico questo; ripetono che per fare i giornalisti bisogna avere il fisico.
Certo, è vero. Vedere un morto da vicino per obbligo professionale può essere tremendo.
E non cedere alle pressioni è un’espressione di coraggio che si paga immancabilmente molto cara.

Ma sopportare la propria inutilità, tollerare i soprusi (proprio noi che dovremmo denunciarli) e il silenzio a causa del servilismo o della paura sono realtà con cui fare i conti è dolorosissimo, checché ne pensino i superman dell’informazione che sentono di avere le physique du rôle solo perché chiamano cinismo l’indifferenza per l’essere umano, e considerano le persone alla stregua di numeri o di strumenti che devono consentir loro di guadagnare meriti agli occhi dei loro signori e padroni.