questi hanno tutti i numeri

Blaterano tecnicismi con aria trionfante. Parlano di competitività aggiustandosi la cravatta. Sussurrano paroline suadenti con sguardi da braccobaldi inflessibilmente mansueti.
Noi sappiamo, bambini.
Abbiamo studiato, fatto i conti. Togliamo gli alibi, noi. Mica come voi, che parlate con quel tono di voce così alto e non sapreste riconoscere un foulard Hermès neanche se il marchio lo vedeste a dieci centimetri dai vostri occhi; non riconoscereste la differenza tra un cashmerino due fili e uno da dodici, voi.

E intanto, però, ciò di cui stanno parlando è la vita delle persone.
Si nascondono dietro la tecnica che hanno inventato i loro simili. Nuvole di numeri che tornano solo perché li hanno inventati loro.
Fanno finta che l’unica cosa importante siano i numeri e la loro indiscutibile linearità, ma è solo perché i sentimenti degli altri fan fatica perfino a pensarli.
Mai, nelle scarpe di un altro.

Ma sui numeri non c’è problema, perché i loro sono sempre a posto.