senza vergogna

«Ci sono molte cause, ma anche il territorio ha le sue responsabilità. Io ho visto un territorio, quello emiliano, molto diverso dalla mia esperienza aquilana. È sempre facile dare le responsabilità ad altri, a chi sta fuori».

A parlare in questi termini è il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, intervistato da Radio Capital rispondendo così al sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente che lamenta il fatto che sulla ricostruzione nella città colpita dal sisma sia ancora tutto fermo.

«C’è in alcune comunità un attivismo, una voglia di fare, che sono insiti. La differenza, storicamente, in Italia – ha aggiunto Gabrielli – non la fa la quantità di denaro destinato agli aiuti, ma la capacità di progettualità di ogni singolo territorio. E gli emiliani – conclude Gabrielli – hanno reagito meglio».

Certo.
I neri puzzano.
Gi zingari rubano.
I milanesi sono organizzati.
Le bionde sono sceme.
Non ci sono più le mezze stagioni.
I genovesi sono avari.
Le venete son servette.

E cosa sono, allora, i responsabili della Protezione civile?

Ma come si può avallare una ricostruzione di cause ed effetti così brutale, violenta, saccente, volgare?
Come può un uomo delle istituzioni parlare come un signore che fa due chiacchiere al bar?
Come può dimenticare le sue responsabilità di uomo delle istituzioni?

E perché i giornalisti tacciono?