universi paralleli

Avviso: il post è un po’ lungo, ma secondo me non è noioso.

Ascolto Riverdance e me la prendo comoda, stamattina. Non perché è il primo maggio – sono di corsa lo stesso, come sempre – ma perché ieri sera è successa una cosa (cioè ho rivisto una rivista di cui per motivi probabilmente freudiani tendo a dimenticarmi) che mi ha fatto decidere senza alcuna esitazione l’argomento del post di oggi.

Il quale (argomento) è due punti aperte le virgolette Corriere della Sera Style Magazine virgola ovvero Tutto è già successo punto E io nel frattempo dove ca*** ero punto di domanda.

Trattasi del mensile maschile del Corriere della Sera, che in questo mese porta in copertina la foto di Jorge Lorenzo: «Non faccio l’amore da un pezzo, e ho molta fame».
Di cosa, lo dice subito, prima che uno qualunque azzardi l’obbligatoria battutaccia.
Perché Jorge ha fame, o popolo.
Oh, se ha fame.
Ma «di vincere».

Comunque, in copertina viene anche annunciato un servizio così descritto: «Eleganza. Canapa ciancicata». Riesco solo a immaginare quanto alto debba essere a questo punto il morale della truppa, prima ancora di aver visto una sola pagina interna.

Bene. Sento innanzitutto l’obbligo morale di segnalare l’esistenza di una rubrica che si intitola «la ragazza da sposare», che in poche righe e con fotona descrive una «partita» – intesa come femminile di «(buon) partito» – sunteggiando l’identikit di fanciulle lancinanti, laureate alla Bocconi con master negli Usa, determinate e coraggiose ma dolci e fiduciose, intimamente pronte all’avvento del principe azzurro. Care.

E adesso, pesco fior da fiore, cominciando dall’evidenziazione di questa moda di definire «contributors» i collaboratori delle riviste. Contributors coi controfiocchi, a Style. Una su tutti: Alessandra Borghese, definita «discendente da una delle più antiche famiglie dell’aristocrazia romana. Imprenditrice culturale, scrittrice, giornalista eccetera». Un’altra contributor, per dire, scatena la mia malvagissima invidia di classe (residuo di XX secolo, chiedo scusa), perché «viaggia tantissimo, facendo la spola tra l’appartamento di Milano e la panoramica casa inerpicata sui tetti di Venezia».

Poi. «Ricalcando il suggerimento di Nicolas Sarkozy, Silvio Berlusconi ha detto di condividere l’idea che gli studenti debbano alzarsi quando i professori entrano in aula. Esortazione sacrosanta eccetera» (Pierluigi Battista, rubrica «Fenomeni»).

In Italia, «nessuno parla» della sicurezza dei cittadini. «Il tema della sicurezza è stato tenuto sostanzialmente fuori dall’agenda elettorale eccetera» (Ernesto Galli della Loggia, rubrica «Appunti di storia»).

Vi vedo provati, ma sento il dovere di proseguire. Si chiama omeopatia: se una cosa ti fa star male, prendila tante volte ma diluita. Per diluirvela son qua io, tranquilli.

«È bellissima, ha 17 anni, è pigra come un panda» (come un panda?), «ma con la divisa d’ordinanza (stivali e minigonna) nessuno le resiste».
Uno dice: «Però: è una ragazza moderna…».
No.
Di sanissimi principi.
Infatti: «Lei, invece, resiste a tutti: legge pochissimo, ha solo amiche nobilissime e ama Silvio Berlusconi. Intanto, si prepara a cinque mesi di vacanza».
O gesù. A cinque mesi di vacanza.
«Da Ponza a Ibiza, da Parigi alle Cicladi. In barca».
L’articolo è farina doppio zero dell’augusto sacco della contributor Alessandra Borghese.
Ti fa venir voglia di cercare sulle Pagine bianche il numero della ragazza (che ha tipo quattro cognomi, cinque se si conta anche la preposizione articolata ma forse quella non conta perché è con la minuscola), e chiederle se sulla barca che la porterà a Parigi (via fiume, credo) è rimasto un posto in più per te che sei veramente tanto stanco dentro.
«Mi piacerebbe andare a qualche raduno con il Papa. Sono credente e ho fede, anche se a messa non vado». Foto: la ragazza distesa su un divano capitonné con sguardo sognante (se stia sognando il papa o il principe azzurro non è spiegato ma secondo me sta sognando il papa).

Vabbè. Io mi fermo qui.
È veramente già successo tutto. Tutto.
Buon primo maggio a tutti.
Di cuore.