bossi pensa alla squola

L’ha detto.
Lui – Umberto Bossi, dico – l’ha detto.
Era a Venezia.

«Fatto il federalismo, ci occuperemo del resto, a cominciare dalla scuola» perché – sostiene – «è una vergogna vedere come vengono fatti gli esami di Stato con insegnanti ignoranti della cultura veneta o lombarda che non sono del nord e che fregano i nostri ragazzi».

Allacciate le cinture di sicurezza, gente.
«I nostri ragazzi» sono «fregati» dai meridionali!
Torna ad affacciarsi nel discorso politico (parole troppo grosse, lo so) la sindrome da
persecuzione-ai-danni-del-povero-lombardo-e-del
-povero-veneto-martirizzati-dai-terroni-
sanguisughe-e-anche-un-po’-sporcaccioni-e-in-
generale-zulù (seguono rutto o scoreggia, dipende dal mood, e – se la serata è stata alcolica – bestemmia e grattata di palle).

Io mi domando se questo precipizio ha una fine.
Se c’è qualcosa in cui sperare.
Ma credo di no.