odio di classe. dei ricchi

Mi è piaciuto il pezzo di Serra sull’uomo a cui a Rimini hanno dato fuoco.
L’articolo è qui, ma ne copio qualche pezzo.

«C’è in giro una micidiale fregola di “normalità”, di benessere obbligatorio, di bei vestiti e belle facce, che evidentemente rende osceno e insopportabile, agli occhi di qualcuno, l’esistenza dei barboni, dei miserabili, degli sfigati a vario titolo che ancora si ostinano (e come osano?) a viverci accanto».

«… quella intollerabile sedizione sociale che è la povertà in canna, la miseria vera, quella antica e derelitta che si strascica per terra, quella che non si lava e non sogna più decoro».

«Nel governo c’è chi chiede (com’è ovvio la Lega) un censimento dei “barboni”, non so dirvi se con o senza impronte digitali. Ma un bel censimento delle paranoie sociali, senza fare i nomi dei coinvolti ma almeno elencando i sintomi, e azzardando qualche terapia, quando?».

Ha ragione.
Siamo sommersi di gente che vuole «ripulire», togliere, levare, tenere il mondo solo per sé.
E poi quell’altro dice che le tv lo prendono in giro, e che questo è intollerabile.
Dice che la sinistra – la sinistra: mica lui, che lancia palle di merda ogni volta che parla – dovrebbe ascoltare il discorso di McCain.
Ma per favore.