what does it mean?

campanello_rosso1Nel sistema universitario, «mi auguro che siano maturi i tempi per ripensare e rivedere scelte di bilancio improntate a tagli indiscriminati».
La frase è di Giorgio Napolitano, il presidente della Repubblica.

Delle due l’una: o essa contiene una pesantissima accusa nei confronti delle scelte della ministressa Gelmini e dei suoi soci governativi, che avrebbero compiuto tagli appunto «indiscriminati», cioè decisi senza criterio; oppure essa intende unicamente conquistare un consenso immediato a colui che la pronuncia.

La frase, generica e apodittica quale si dimostra nel suo stesso definire «indiscriminato» non uno specifico taglio (o una serie specifica di tagli), ma qualunque taglio, non chiarifica ciò in cui potrebbe invece consistere un taglio eseguito adoperando le virtù del discernimento e della lungimiranza.

Capisco che elencare i capitoli da tagliare non è un compito istituzionale del presidente della Repubblica, né mi sogno di affidarglielo, tanto più se penso quanto mi è fastidioso, ogni volta che avanzo una critica qualunque, sentirmi domandare dal geniaccio di turno cose come «e tu cosa proponi?», quasi che l’obbligo di affiancare la pars costruens a quella destruens fosse nel frattempo diventato un patetico obbligo di legge a cui non ci si può sottrarre, indipendentemente dal ruolo che si ricopre.

Però, e che diamine: in questo caso non è un po’ troppo facile, per Napolitano, pronunciare parole che lo fanno apparire un pochino di sinistra ma anche un pochino di destra?