il reuccio dell’arzigogolo

Vi prego di assaporare ogni parola.
Parla Brunetta.
Con tutte le cose che ha detto, pover’uomo, avrà la gola secca.
Qualcuno gli dia da bere.
E non mi permetto di suggerire cosa.

ANTIMAFIA: BRUNETTA, IO LA SCIOGLIEREI
(ANSA) – ROMA, 28 MAG – «Io addirittura scioglierei l’antimafia». Lo afferma il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, che intervistato da (…), spiega (lui «spiega»): «Mi piacerebbe che non ci fosse nemmeno lo specifico della mafia. C’è l’antimafia perchè c’è la mafia (una bella intelligenza, questo Brunetta, ndr).

La mafia è una tipologia di criminalità – come dire? – specifica, deviante, che avrebbe bisogno, che ha bisogno di regole speciali.
A me non piacciono le regole speciali. Chi fa un crimine deve essere colpito. Non amo gli “antI”, preferisco le regole e il far rispettare le regole» (gli altri no, è ovvio, ndr).

«Se in Italia – prosegue – si rispettassero le regole, non ci sarebbe bisogno dell’antimafia (ma va’?, ndr), perché (perché???, ndr) la mafia è una forma di criminalità e dovrebbe essere perseguita come tutte le altre.

La mafia dev’essere affrontata in modo laico e non ideologico. Se della mafia facciamo un simbolo ideologico, con la sua cultura, la sua storia e così via (così via, soprattutto, ndr), – sottolinea il ministro – rischiamo di farne un’ideologia e come tale, alla fine, produce professionisti di quella ideologia proprio nei termini in cui ne parlava Sciascia, professionisti dell’antimafia».

E adesso.
Su, forza.
Rispondete a queste due domande:
a) cos’ha detto?
b) come vi sentite?