pensavo di candidarmi nell’udc…

Ma che senso ha che Grillo si candidi alle primarie del Pd?
La questione non è formale («Grillo non può perché non è iscritto»), ma sostanziale, e investe non solo l’identità (la presumibilie identità) di Grillo, ma anche l’identità (la presumibile identità) del Pd.

Se condivide le idee (parola grossa, forse) del Pd, perché non si è finora iscritto?
Se non le condivide, o pensa che quel partito non ne abbia abbastanza, perché si candida?
E se si è reso conto or ora di condividerle, perché non fare prima per un po’ il militante, invece di aspirare direttamente al coordinamento del partito del quale s’è or ora reso conto di condividere le idee?

Vuole «colonizzare» un intero partito con i «suoi» seguaci?
Progetta ciò che in finanza si chiamerebbe una «fusione» scommettendo sulla possibilità di riuscire ad assumere il controllo della spa che ne nascesse?
È una «scalata»? Magari ostile?

Ma perché – se proprio gli interessa l’argomento politico – non cerca lui di fare un altro partito che tolga al Pd la terra sotto i piedi?

Io azzardo che questa sia una trovata di marketing. Da guastatore.
È un tentativo di dare a se stesso-prodotto un nuovo packaging e una nuova collocazione merceologica.
Altrimenti, l’identità pubblica che ha gli basterebbe e gli avanzerebbe, no?
Sia per continuare a fare il comico-tragico-politico, sia per continuare a fare il Profeta del Bene.