segugi da asilo

Leggevo sul Corriere questa cosa romana, e mi sono fatta una domanda.
Ecco la cosa:

Oltre a dover affrontare l’aumento delle rette, dunque, chi vorrà iscrivere il proprio figlio all’asilo nido e godere delle esenzioni previste in base al reddito Isee e al quoziente familiare sarà sottoposto al controllo della Guardia di Finanza.

«Per il perfezionamento della domanda di iscrizione sarà chiesto ai genitori di compilare ad integrazione dei moduli sottoscritti al momento della domanda, un nuovo foglio redditometro», spiegano in Comune. «Compilato il modulo per la determinazione del parametro Isee, gli interessati dovranno fornire al Municipio anche altre e più specifiche informazioni come, per esempio, il possesso di auto di lusso e fuoristrada e l’iscrizione a circoli sportivi privati».

La domanda: ma questi qui non erano quelli che «lo Stato di polizia tributaria» (ah, che insensato neologismo) «è una cosa bruttissimissima e non è liberale e insomma eccheccazzo?».
Forse amano «il Comune di polizia tributaria».
Chissà.
Uno che deve iscrivere i figli all’asilo non deve barare, ci mancherebbe altro.
Ma uno che deve pagare le tasse avrà pur diritto a qualche segretuccio.

Comunque registro con sconcerto la naturalezza con la quale noi tutti abbiamo ormai accettato che non esista più alcun diritto che non comporti un pagamento.
Che consolazione.