marchionne si stupisce

Qui parla Marchionne. Parla dello spostamento in Serbia di una parte della produzione della Fiat:

Perché lì e non in Italia la futura L0?
«Ci fosse stata serietà da parte del sindacato, il riconoscimento dell’importanza del progetto, del lavoro che stiamo facendo e degli obiettivi da raggiungere con la certezza che abbiamo in Serbia la L0 l’avremmo prodotta a Mirafiori. Fiat non può assumere rischi non necessari in merito ai suoi progetti sugli impianti italiani: dobbiamo essere in grado di produrre macchine senza incorrere in interruzioni dell’attività».

Insomma è questo un effetto indotto di Pomigliano? Potrebbe voler dire che saranno riviste le decisioni prese per lo stabilimento campano?
«A Pomigliano abbiamo deciso di andare avanti e lo faremo con i sindacati che hanno scelto di condividere la responsabilità di fare in modo che la fabbrica sia governabile.
Pomigliano è un work in progress, abbiamo scelto di investire 700 milioni e se non funzionerà abbiamo altre alternative non in Italia.
Noi vogliamo restare competitivi nel settore dell’auto in un posto dove ci consentono di farlo.
Dico questo con tutta la calma possibile e continuo a stupirmi delle interpretazioni che vengono date alle mie parole.

Ha ragione.
È veramente strano che qualcuno possa vederci dentro un ricatto, o anche solo la negazione in radice di ogni diritto di sciopero.