l’ideologia dell’imparzialità (la mia)

A proposito dell’attentato a Maurizio Belpietro, scrive l’Ansa:

BELPIETRO: TOSI, FERMA CONDANNA PER ATTO CONTRO GIORNALISTA
(ANSA) – VERONA, 1 OTT – Il sindaco di Verona Flavio Tosi esprime una «ferma condanna» per il grave episodio che ha coinvolto Maurizio Belpietro.
«La mia solidarietà e vicinanza all’uomo che conosco e stimo – dice Tosi – e che porta avanti con serietà ed imparzialità le proprie idee, svolgendo un lavoro essenziale per la democrazia qual è l’informazione».

Al di là del fatto specifico, le parole di Tosi mi sembrano un tipico esempio del corto circuito della comunicazione.
Belpietro, per Tosi, è uno che (parola per parola):
a) porta avanti
b) le proprie idee
c) con imparzialità.

Mi domando: come si può portare avanti le proprie idee senza essere parziali?

Semplicemente, non è possibile.
Per definizione, le idee di uno sono parziali.
Per definizione, le idee di uno sono di parte.

Se qualcuno pensa che le idee di uno non siano di parte è solo perché pensa – e non lo dice – che le idee che hanno diritto di essere pensate sono esclusivamente quelle che ha lui.
Lui che non è un «lui-parte», ma un «lui-tutto».

Questo corto circuito è estremamente interessante, credo.
Dice moltissimo sull’ideologia del pensiero unico travestita da buon senso.